Piazza Affari o BTP? Fino al -12% della borsa, conviene l’ETF azionario
Grazie ai dividendi attesi, Piazza Affari ha un margine di guadagno potenziale maggiore. Ma non c’è nessuna garanzia sul capitale.
Nell’articolo “Titoli di Stato, anche il BTP triennale è negativo. Colpa del bollo” abbiamo spiegato, numeri alla mano, che tenendo conto sia dei bolli di legge (pari allo 0,20% all’anno) e sia dei costi bancari di acquisto del BTP sul mercato (ipotizzandoli pari allo 0,15% dell’importo versato), il risparmiatore che volesse trovarsi in attivo a fine anno dovrebbe comperare il BTP 1.11.2021 che paga attualmente un tasso dello 0,4 per cento: per titoli di stato di scadenza inferiore il saldo netto finale sarebbe infatti negativo dopo 12 mesi.
Ma, per cercare di puntare a guadagni più consistenti, cosa conviene scegliere tra un BTP quinquennale e un investimento in Piazza Affari per 5 anni?
Occorre innanzitutto specificare che si tratta di due tipologie di investimento strutturalmente diverse. Acquistando il BTP 1.5.2023 il risparmiatore riceverà fra poco più di cinque anni il 100% del capitale investito (a meno che lo stato italiano non fallisca) mentre nel caso dell’investimenti in azioni Italiane potrebbe ritrovarsi con un capitale anche molto inferiore a quello iniziale se i mercati dovessero correggere in modo importante.
Fatta questa doverosa premessa, vediamo a quali condizione conviene l’uno o l’altro investimento. Ipotizziamo di investire 10 mila euro nel BTP 1.5.2023 che offre attualmente un rendimento lordo annuo dello 0,90%. Alla scadenza, oltre ai 10 mila euro di capitale, l’investitore avrà incassato nel corso degli anni 485 euro lordi di interesse (lo 0,90% all’anno per i 5 anni e i 106 giorni di durata dell’investimento), che, al netto delle tasse (12,5%) diventerebbero 425 euro.
Gli stessi 10 mila euro investiti in un ETF azionario Italia beneficerebbero invece di un dividendo annuo stimato del 3,34%, ovvero di cedole complessive apri al 17,85% (3,34% per 5 anni, in quanto i dividendi azionari sono per anni interi e non considerano frazioni di anno), cioè 1.785 euro lordi, che al netto delle tasse (26%), diventerebbero 1.321 euro.
Se l’indice di Piazza Affari si ritrovasse fra 5 anni agli stessi livelli attuali, l’investimento nell’ETF azionario Italia renderebbe pertanto 896 euro netti (cioè 1.321 euro – 425 euro) in più rispetto all’investimento nel BTP 1.5.2023. Se invece l’indice di Piazza Affari scendesse del 12,1% i due rendimenti netti, quello nell’ETF azionario Italia e quello nel BTP 1.5.2023, sarebbero equivalenti (425 euro): per perdite dell’indice azionario di Piazza Affari superiori a -12,1%, sarebbe invece più redditizio l’investimento nel BTP 1.5.2023.